Mi ricordo una pubblicità di qualche tempo fa in cui la protagonista si chiedeva cosa gli desse la forza, dopo una lunga giornata di lavoro, di tornare a casa e preparare una torta per i figli. Tralasciando il fatto che la torta era solo un preparato da versare nella teglia e infornare, la morale era che il sorriso dei propri bambini ti da l’ energia di fare tutto.
Ieri la “nanetta inappetente” ha chiesto di portare a casa due amichette ed è stata accontentata perché, poverina, subisce sempre gli amici del fratello e il mercoledì è l’unico giorno in cui lui non c’è e casa è libera. E poi tre femminucce di 4 anni che fastidio vuoi che procurino?
Le amichette in effetti non hanno dato alcun fastidio ma lei praticamente non si è accorta della loro presenza. Mentre le altre due, infatti, giocavano tranquille in camera, e io in cucina tentavo di preparare la cena e stirare contemporaneamente, lei veniva continuamente a chiedere qualcosa: prima voleva aiutarmi a cucinare, poi voleva pitturare e poi voleva far vedere il suo vestito di carnevale e poi voleva giocare al DS del fratello e poi voleva vedere un film e poi aveva fame…....…e potrei continuare per ore senza fermarmi. La pace l’abbiamo raggiunta solo quando le ho piazzate davanti a un DVD e le ho fatte cenare, lo so non è educativo ma io ero stremata. Quando le amichette se ne sono andate lei ha continuato indefessa a fare esattamente quello che aveva fatto tutto il pomeriggio: in primis ha voluto che gli mettessi il cd delle canzoni di natale perché doveva ballare, poi ha voluto mettersi il vestito di Trilly perché così il ballo gli veniva meglio, poi ha voluto la collana perché altrimenti non era abbastanza elegante, poi ha voluto l’ombrello per fare una coreografia un po’ più movimentata; e queste cose non sono state chieste tutte insieme ma bensì ad una distanza temporale tale da permettermi di riandare nell’altra stanza tra una richiesta e l’altra ma non di ricominciare a fare quello che stavo facendo, in modo tale che io stessi sempre in movimento ma mai per quello che volevo fare io! Ad un certo punto ho capito che non vi era la benché minima speranza di accontentarla per guadagnare dieci minuti di pace e allora, dopo un pomeriggio di sopportazione, ho adottato quello che io e mio marito chiamiamo il metodo Montessori: gli ho urlato a pieni polmoni intimandogli di non fare più richieste fino a data da stabilirsi. Questo mi ha procurato quella mezz’ora di pace (in cui io sono addirittura riuscita a cenare), seguita comunque da un’altra mezz’ora di coccole e scuse (le sue chiaramente!!) per risanare il trauma provocato dalle mie urla!
In tutta questa confusione ho avuto anche il tempo di preparare dei muffin, e quando loro finalmente sono andati a letto, mi sono interrogata a lungo sul motivo per il quale avevo fatto tutto questo dopo una giornata di lavoro………la risposta la so, è la stessa della pubblicità, ma vi assicuro che ieri sera mi veniva proprio difficile accettarla come spiegazione!
Questi sono i muffin classici al cioccolato che si trovano in rete un po’ dappertutto, sono squisiti e facilissimi e piacciono anche ai miei “inappetenti”. Io ieri ne ho fatto anche un altro tipo (per facilitarmi la vita, tanto non avevo nulla da fare!!!!) che vi posterò prossimamente, intanto dilettatevi con questi
Ingredienti secchi
150 gr zucchero
200 gr farina
200 gr farina
1 cucchiaino di lievito
1 cucchiaino di bicarbonato
50 gr cacao amaro
1 cucchiaino di bicarbonato
50 gr cacao amaro
Ingredienti umidi
5 cucchiai di olio di semi
2 uova
250 ml. panna da montare
8 cucchiai di latte
2 uova
250 ml. panna da montare
8 cucchiai di latte
Ingredienti a pezzi:
120 gr gocce di cioccolato (o cioccolato spezzettato ma a pezzetti piccoli come chicchi di caffè)
Il procedimento è semplicissimo: mescolare insieme in una ciotola gli ingredienti secchi e in un’altra quelli umidi. Versare lentamente gli ingredienti umidi sopra a quelli secchi, mescolando piano in modo da amalgamare senza far venire grumi. Alla fine aggiungere le gocce di cioccolato, che avrete precedentemente passate nella farina. Questo accorgimento farà in modo che le gocce di cioccolato non vadano tutte a depositarsi sul fondo in cottura.
Imburrate una teglia da muffin o gli appositi stampini (se non volete imburrare mettete negli stampi dei pirottini di carta), versate l’impasto avendo cura di non riempirli fino al bordo perché cuocendo cresceranno abbastanza.
Accendere il forno a 200º e cuocere per 15-18 minuti.
Con questa dose vengono all’incirca 15 muffin, ma io ce ne faccio venire anche 20 perché li preferisco più piccoli….cioè più adatti alla monoporzione dei mie “inappetenti”!
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