venerdì 14 dicembre 2012

Biscotti corn flakes e gocce di cioccolato senza zucchero........a parte qiello a velo sopra!



Non so perchè, ma a dicembre a me prende sempre una voglia incredibile di biscotti. Se avessi tempo ne farei di ogni tipo e qualità: cantucci, ricciarelli, cavallucci, al vino, al latte, al cioccolato, alla cannella, all'uvetta....beh veramente questi no perchè l'uva passa e i canditi proprio non mi piacciono!
In uno dei miei giri al supermercato mi sono imbattuta in dei pasticcini che avevano sopra i cornflakes e, nella mia smania di biscotti, mi sono subito incuriosita. Dopo lunghe e attente ricerche su internet ho estrapolato e provato questa ricetta. Come ho detto nel titolo non ha zucchero e ciò potrebbe risultare un pò strano, gli amanti del dolce puro non aprrezzeranno però vi assicuro che in questo modo si esalta molto il sapore delle gocce di cioccolato. Questi biscotti vanno fatti e mangiati il giorno dopo per essere apprezzati. Appena escono dal forno, infatti, sono un pò troppo "panosi" e troppo poco dolci. Il giorno dopo,invece, il sapore del cioccolato e dello zucchero a velo avranno permeato la pasta e il tutto sembrerà molto più armonico.

Ingredienti

120 g burro morbido
150 g farina 00
150 g maizena
2 uova
100 g gocce di cioccolato
1 cucchiaino di lievito per dolci
cornflakes q.b.
zucchero a velo

Impastare le farine con il burro e le uova, unire il lievito e per ultimo le gocce di cioccolato. Con questo composto formare delle palline grosse come un mandarino piccolo e poi passarle nei cornflakes appiattendole e avendo cura che i fiocchi di mais aderiscano bene. Se non riuscite con le mani aiutatevi con due cucchiai. Disporle mano a mano su una teglia foderata di carta da forno. Infornate a 170° per 25/30 minuti,dovrebbero risultare leggermente dorati ma questo dipende dal forno.
Una volta sfornati, spolverateli di zucchero a velo e, mi raccomando, aspettate almeno mezza giornata prima di mangiarli!

sabato 1 dicembre 2012

Calamari ripieni di scamorza


La foto come al solito non rende onore ad una ricetta che è veramente gustosa. Non rende neanche onore a questa bellissima pirofila che io una volta avevo e che una assidua lettrice del mio blog ha rapito circa 6 mesi fa........chissà se riuscirò mai ad averla di nuovo con me!!! Scherzi a parte, questo piatto è veramente facile da preparare ma di sicuro effetto.
Per quanto riguarda i calamari, si utilizzano solo le sacche. Con i ciuffi io consiglio di prepararci un bel sughetto per uno spaghetto oppure aggiungerci qualche gambero e qualche cozza e farci un risotto. Così la cena praticamente è fatta, basterà condire un po’ di insalata e avrete fatto una cena di pesce squisita in meno di un’ora.

Ingredienti

1 kg calamari
1 scamorza affumicata
2 fette di pane in cassetta
1 spicchio piccolo di aglio
1 ciuffo di prezzemolo

Tagliate le sacche dei calamari in tronchetti di circa 2,5 / 3 cm. La parte finale del calamaro lasciatela così chiusa com’è, non c’è  bisogno di fare il tronchetto per forza, anzi quella sarà ancora più gustosa perché la scamorza non riuscirà a fuoriuscire.
Tagliate anche la scamorza a dadini di pari grandezza.
Tritare con il mixer il pane in cassetta insieme al prezzemolo e all’aglio fino ad ottenere una panure a  grana fine. Mettere della carta da forno su una teglia e cospargela con un velo di olio extra vergine di oliva.
Passare i calamari nella panure in modo che aderisca bene. A questo punto inserire un pezzetto di scamorza all’interno di ogni tronchetto di calamaro e adagiarli sulla teglia preparata.
Mettere in forno a 180° per 15-20 minuti. La scamorza si squaglierà in parte e formerà un sughetto veramente squisito.  Io consiglio di cuocerli all’ultimo momento e servirli caldi, comunque se per esigenze di tempo dovete cuocerli prima sono buoni anche riscaldati.


martedì 20 novembre 2012

Pane naan


Cercando disperatamente di venire fuori dal problema "sinusite", ho deciso che la cosa migliore è provare a far finta di non avere nulla.........praticamente impossibile! Provate voi mentre le tempie vi pulsano al ritmo di samba, una spada vi trafigge la testa e un martello pneumatico vi trapana gli zigomi a pensare "non ho nulla, sto benissimo e la vita mi sorride!". Se voi ci riuscite poi però per favore ditemi qual'è il trucco!
L'otorino mi ha spiegato che il mio problema in realtà non sono i seni paranasali ma le adenoidi e, ha aggiunto lui, a 42 anni di certo non ci mettiamo a togliere le adenoidi. Io prego tutte le mamme che hanno figli che soffrono con quelle schifosissime ghiandolette di fargliele togliere al più presto in modo che non si debbano ritrovare alla mia età con questo tipo di  problema!
Che poi a ben vedere quella santa donna di mia madre le tonsille me le ha fatte togliere, e allora, dico io, aveva fatto 30 poteva fare anche 31!!!!!

Torniamo con questo post al mio amore originale : il pane. Questo in particolare è un pane indiano, si chiama "naan" con due "a" ma i miei figli lo chiamano "nanno" e lo adorano perchè è morbido, sembra quasi una pizza. Ha due particolarità: contiene yogurt e non si cuoce in forno.

Ingredienti

300 g farina 00
1 vasetto yogurt intero bianco
3 cucchiai di olio
50 g acqua
1 cucchiaino di sale
1/2 panetto lievito di birra

Sciogliere il lievito di birra nell'acqua. In una ciotola mettere la farina e lo yogurt e iniziare a impastare, aggiungere poi anche l'acqua, il sale e alla fine l'olio. Impastare finchè non diventa un impasto omogeneo, è un pò appiccicoso ma è normale.


Lasciare riposare per 1 ora e mezza. Trascorso questo tempo, riprendete l'impasto e formate 5 palline, stendetele con il mattarello e lasciate lievitare ancora 20 minuti.
 

Nel frattempo scaldate una padella antiaderente, e quando è ben calda metterci sopra uno dei pani


Cuocete per 3 o 4 minuti per ogni lato e il pane è fatto!


Se siete stati bravi il pane è venuto vuoto all'interno. E' molto adatto al kebab perchè si può tagliare da un lato e riempire come una tasca.

 

domenica 11 novembre 2012

Pane dolce di ricotta


Questa è la ricetta più facile e immediata che io abbia mai dato. Gli ingredienti sono solo 3 e mi verrebbe quasi voglia di indire una gara per chi li indovina!! Veramente non sono stata precisa, sono tre più due piccole aggiunte!
Il primo ingrediente si capisce subito dal titolo della ricetta: la ricotta. Veramente a ben guardare, un occhio esperto dal titolo intuirebbe tutti gli ingredienti meno le aggiunte (che però con un pò di fantasia si possono immaginare!). Non esiste certo, infatti, un pane senza farina, o perlomeno io non ne ho ancora notizia! Oltretutto se il pane è "dolce", sicuramente ci va lo zucchero. La ricetta quindi è presto fatta, anche nei dosaggi. Il risultato è a metà tra un pane e una torta e la cosa straordinaria è che ha fatto impazzire il nanetto inappetente grande! Incredibile, io mi produco in ricette fantasmagoriche, impasto lieviti madre, faccio panbrioche e pandori, ricopro torte di pasta di zucchero e lui neanche se ne accorge. Poi un giorno per caso mischio 3 stupidi ingredienti, li schiaffo in forno e lui va in visibilio.........questo veramente non lo capisco!

Ingredienti

200 g ricotta mucca
200 g farina 00
200 g zuchero
5 g lievito per torte salate
1 bustina di vanillina

Come potete vedere la ricetta è facilissima, sia per gli ingredienti sia per le loro dosi. Il procedimento sarà ancora più facile: mischiare ricotta e zucchero fino a farli diventare una crema, in modo che la ricotta non abbia più grumi, aggiungere poi farina, lievito e vanillina e miscelare bene. L'impasto viene con una consistenza un pò più morbida del pane. Ricoprire una teglia con carta da forno (con questa dose la teglia deve essere piccola all'incirca 20 cm) e versatecelo dentro. Livellate con un cucchiaio e coprite con della carta di alluminio. Cuocetelo a 200° per 50 minuti così coperto, poi scopritelo e continuate la cottura per altri 15 minuti.
Questo è un pane dolce adatto per togliersi uno sfizio senza sensi di colpa, ma anche per fare colazione. La consistenza è un pò strana perchè non è quella di una torta e non è quella del pane. Secondo me si potrebbe arricchire con delle gocce dei cioccolato e sarebbe perfetto ma il mio nanetto dice che va bene così quindi io così ve la scrivo poi sarete voi a giudicare!

sabato 3 novembre 2012

Biscotti morbidi al latte molto consolatori


Qualcuno di voi ha mai provato la sinusite? Non dico quella che in genere si nomina quando si ha un raffreddore un po' più forte, io parlo proprio di quella vera, quella che ti annebbia il cervello e non ti permette di ragionare. Quella che ti fa sentire come se gli occhi ti stessero uscendo fuori dalle orbite o che una schiacciasassi ti stesse premendo sulla faccia..........beh se non l'avete mai provata pregate il cielo che non vi succeda. Per carità ci sono cose peggiori nella vita, e io l'ho imparato bene sopratutto in quest'ultimo periodo, ma vi assicuro che la sinusite è veramente fasidiosa e oltretutto quando viene è molto difficile da mandare via...........insomma già ero provata psicologicamente, la sinusite mi ha dato il colpo di grazia!
Nel disperato tentativo di riemergere ho deciso di ricominciare e sperimentare ricette nuove, è un piccolo inizio ma lo voglio prendere come un segno di miglioramento........forse riuscirò a sconfiggere il mostro che alberga in me?
Per consolarmi ho provato questi biscotti. Devo dire sono stati una piacevolissima scoperta: morbidi, profumati e per niente pesanti. Lo voglio prendere come un segno del destino: la vita può ancora sorprendere, e per di più in positivo....sembra per me incredibile in questo momento ma mi attacco a tutto, anche ad una ricetta che sembrava insignificante ma mi ha stupito!

Ingredienti:

250 g farina 00
50 g fecola
120 g zucchero
60 g burro
90 g latte
½ bustina lievito
scorza grattuggiata di mezzo limone
zucchero a velo qb

In un pentolino mettere latte e burro e farli scaldare sul fuoco finchè il burro non si sarà fuso, cercando però di non farli bollire. Togliere dal fuoco e aggiungere lo zucchero e l scorza del limone,mescolare e quando si sono sciolti aggiungere le farine e il lievito setacciati. Mescolare per amalgamare bene il tutto, l'impasto risulterà molliccio e appiccicoso ma non preoccupatevi, mettetelo in frigo per almeno 2-3 ore. Terminato questo tempo stendere l'impasto in una sfoglia di 3-4 millimetri. Tagliare con le formine dei biscotti e disporli in una teglia foderata con carta forno. Infornare a 200° per 10 minuti nella parte alta del forno. Trascorso questo tempo tirarli fuori anche se sono molli e bianchi, il risultato deve essere proprio quello, induriranno un po' raffreddandosi, ma rimarranno morbidi all'interno. Lasciare freddare e spolverare con zucchero a velo. Conservateli in una scatola di latta, come tutti i biscotti i giorni successivi sono ancora più buoni perchè l'aroma si intensifica.
Io un po' mi sono consolata con questi biscotti, sono buoni e rassicuranti come le cose di una volta, provate e mi saprete ridire!

martedì 23 ottobre 2012

Il mio tiramisù


Tiramisù è prorpio la parola adatta per me in questo periodo! Mi ci vorrebbe un argano per tirarmi un pò su. Neanche i dolci mi danno più soddisfazione.....passerà, spero solo lo faccia presto. Vorrei che il tempo scorresse velocissimo e mi facesse dimenticare tante cose, vorrei poter tornare come ero prima, quando ho aperto questo blog, vorrei che lo spirito di Marta tornasse di nuovo, ma lo farà ne sono sicura!
Non mi dilungo in chiacchiere, perchè tanto sono di una tristezza unica e quindi tolgono tutto lo spirito che questo blog dovrebbe avere. Il 18 ottobre questo blog ha compiuto 1 anno, purtroppo tale data corrispondeva anche a 1 mese dopo la scomparsa di mia madre e quindi non me la sono proprio sentita di festeggiare. Pubblico oggi questa ricetta, che sia di buon augurio sopratutto per il suo nome....mi lasciate un pò di post di conforto?
Ingredienti:

5 uova
500 g mascarpone
7 cucchiai di zucchero
Biscotti pavesini q.b.
Caffè 2 macchinette da tre
Cacao amaro

Mettere in una planetaria 3 uova intere e 2 tuorli insieme allo zucchero e montarli finchè non diventano chiari e spumosi. A parte montare le 2 chiare rimaste.
Quando il composto è gonfio, aggiungere il mascarpone continuando a mescolare ad una velocità più bassa in modo che si amalgami perfettamente. Aggiungere a questo punto le chiare a neve mescolando a mano dal basso verso l'alto. Se si vuole si può aggiungere a questa crema un goccino di caffè ( ma proprio un goccio!)......e voila la crema è fatta!
A questo punto mettere un poco di caffè in un piatto e passarci dentro i pavesini prima da un lato e poi dall'altro e poi metterli nella teglia. Non mettiamo tutto il caffè in una volta perchè i pavesini altrimenti ne assorbono troppo. Foderare così tutto il fondo e alla fine versare sopra la crema.  Spolverizzare con il cacao amaro e il gioco è fatto!
Io di solito lo metto in freezer e lo scongelo 5 o 6 ore prima di servirlo, in questo modo viene più cremoso ancora!


mercoledì 10 ottobre 2012

Polpettone di tonno




Purtroppo il periodo è quello che è......dire che non è felice sarebbe un eufenismo! La vita  deve riprendere a poco a poco, e in questa vita una volta c'era anche un blog che mi piaceva tanto curare. In questo momento la fantasia è quasi nulla, però non è detto che io non possa parlare delle ricette della cucina di tutti i giorni, quelle che sono semplici ma risolvono molte situazioni. Questa ricetta è una di quelle che io faccio da anni ma non mi stanco perchè piace ad adulti e bambini ,si prepara in anticipo, è pesce ma è economico!

Ingredienti per 4 persone

200 g tonno sott'olio sgocciolato
150 g patate lessate e schiacciate
1 uovo
1 cucchiaio di pane grattuggiato
2 cucchiai di parmigiano
1 pizzico di sale

Per prima cosa lessate la patata intera e poi spellatela e schiacciatela con una forchetta o con uno schiacciapatate. In una ciotola mettete il tonno sgocciolato (io non consiglierei di usare quello al naturale perchè il sapore è completamente diverso, comunque ognuno faccia le prove che vuole!), la patata e tutti gli altri ingredienti.


 Mescolare a lungo con una forchetta (ma anche con le mani se si vuole), come si fa per il polpettone di carne. L'impasto sarà un pò mollicio ma non preoccupatevi perchè si addenserà in cottura.
Srotolate della carta di alluminio sul tavolo avendo cura di non tagliare l'estremità, adagiatevi sopra il composto cercando di dare una forma a polpettone.


 Iniziate ad arrotolare nella carta di alluminio facendo almeno 4 giri. Alla fine di ogni giro piegate la carta in eccesso sui bordi, in questo modo sarete sicuri che è ben sigillato.

Riempite un tegame per metà di acqua, deve essere abbastanza grande da contenere il polpettone. Mettetelo sul fuoco e appena raggiunge il bollore tuffateci dentro il polpettone.

Fate sobbollire coperto per 1 ora e poi tiratelo fuori. Aspettate un pochino che si raffreddi ma poi srotolatelo dalla carta argentata e lasciatelo all'aria perchè altrimenti si ammorbidisce troppo e non riuscirete a tagliarlo. Si deve invece formare una specie di crosticina intorno. Io di solito lo faccio la sera prima e lo lascio all'aria tutta la notte. La mattina seguente lo copro con della pellicola e lo metto in frigo.
Ai bambini piace molto con la maionese, in effetti è molto buono ma anche così semplice non è per niente male!

lunedì 10 settembre 2012

Sformato di zucchine dell'Artusi


Ci sono periodi positivi e negativi nella vita.......ecco per me questo è decisamente un periodo NO! Mi sembrava di avercela messa tutta per non scoraggiarmi, per cercare di vedere le cose in positivo, per guardare al futuro con una marcia in più, ma all'ennesimo colpo non ho proprio retto. Devo dire che non me lo aspettavo, pensavo alla fine di essere diventata più forte, ma ho scoperto invece che la fragilità rimane sempre, è solo che ci mette un pò di più a venire fuori! Prima il panico arrivava al primo ostacolo, adesso si presenta dopo un pò ma purtroppo l'intensità è la stessa!
Bisogna comunque andare avanti e aspettare che la corrente cambi. Il blog l'ho trascurato fin troppo e allora per dare un segno di normalità ad una vita che non è più la mia, oggi ho deciso che è ora di ricominciare a fare quello che facevo quando ancora un pò di spensieratezza ce l'avevo.......insomma si riparte, non so come ma in qualche modo e con molta fatica si riparte!!

Pellegrino Artusi è un famoso gastronomo toscano del 1800, è uno di quei pilastri dell'arte culinaria che non si può proprio ignorare. Sarebbe come non aver mai provato una ricetta di Ada Boni, chiunque ne ha cucinata una, anche non sapendolo perchè lei non ha scritto un manuale di cucina, lei ha scritto il "manuale" per eccellenza, quel libro che dopo quasi 100 anni è ancora attualissimo e difficilmente ci delude.
Digressioni a parte, il libro dell'Artusi è anche molto divertente da leggere, è scritto in dialetto toscano fine ottocento e sfogliando le sue pagine ci sembra quasi di sentire l'odore dei piatti che descrive. Ci sembra di essere catapultati in una vecchia locanda del Chianti, un pò come il film di Troisi in cui loro si ritrovavano indietro nel tempo. Questa ricetta è molto versatile e si abbina  a qualsiasi tipo di menu ed è abbastanza sbrigativa........quindi voto all'Artusi 10!

Ingredienti

350 g zucchine cotte
3 o 4 uova
1 cucchiaio di besciamella
30 g parmigiano
prezzemolo

Tagliare le zucchine a rondelle e cuocetele in padella. Per averne quel quantitativo da cotte, considerate all'incirca 1 kg di zucchine crude perchè contengono molta acqua che poi perdono in cottura.

Quando sono ben cotte e appassite frullatele insieme ad un ciuffo di prezzemolo con un frullatore a immersione o con un robot da cucina



A questo punto aggiungete il parmigiano, le uova e la besciamella e mescolate molto bene per amalgamare (in realtà potete comunque continuare a frullare!). Versate il composto in uno stampo, meglio se di ceramica o di vetro perchè questo renderà più facile sformare il tutto.
A questo punto dovete mettere lo stampo all'interno di uno stampo più grande (che può essere di qualsiasi materiale!) e riempire quest'ultimo di acqua in modo che questa arrivi a 2-3 cm dal bordo dello stampo che contiene il composto. La foto sotto dovrebbe mostrare quello che ho appena spiegato ma come al solito non sono bravissima con le luci!


Infornate il tutto a 180° per 40 minuti o fino a quando si è rappreso, fate la prova dello stecchino come per le torte: se esce asciutto è cotto! La foto sotto rappresenta lo sformato appena tolto dal forno, la consistenza deve essere piuttosto soda. Lasciatelo raffreddare e se volete sformatelo altrimenti lascatelo così perchè se la pirofila è carina l'effetto non è niente male!


La foto iniziale mostra le monoporzioni, fatte negli stampini da budino, molto carine e sfiziose da servire in una cena in piedi.
Come alternativa alle zucchine si possono usare anche altri tipi di verdure, a me piace molto per esempio quello di carciofi, ma si possono usare anche broccoli, cavolfiori, piselli, carote....insomma sbizzarrite la vostra fantasia e poi fatemi sapere!

mercoledì 25 aprile 2012

Risotto alla crema di scampi


Lo ammetto subito la foto non è mia! In quest'ultimo periodo sto avendo una vita un pò travagliata, quindi tempo di cucinare poco, tempo di fotografare pochissimo, tempo di pubblicare praticamente nullo!!
Il risotto alla crema di scampi è una di quelle cose che io adoro e che si trova in realtà in quasi tutti i ristoranti, ma in pochissimi riescono a fare bene. In genere quello che ti arriva è un risotto dal colore rosato che di sapore di scampi ne ha ben poco ma abbonda di panna! Dopo anni di ricerche mi sono chiesta perchè mai io, che mi faccio da sola anche il pane e la lonza, non avevo mai provato a fare questo risotto. Detto fatto ci ho provato e devo dire il risultato è stato ottimo al primo colpo e la difficoltà minima, provate e mi saprete ridire!

Ingredienti (4 persone)

400 g riso carnaroli
500 g scampi
80 g passata di pomodoro
125 g panna da cucina
1 porro
Brandy qb
1 noce di burro

Per il brodo di pesce (fumetto)

Teste e corpo degli scampi
1/4 cipolla
1 carota
Prezzemolo

Per prima cosa pulire gli scampi, staccare la testa e aprirli con le forbici in modo da poter togliere il guscio. Mettere teste e corpi in una pentola capace e poi aggiungere la cipolla, la carota e il prezzemolo (sopratutto il gambo è quello che da sapore), coprire con abbondante acqua, aggiungere un cucchiaino di sale grosso e far bollire per circa un'ora.
Nel frattempo in una padella soffriggere mezzo porro con poco olio extra vergine di oliva, aggiungere quindi gli acampi sgusciati e sfumate con il brandy. Quando sarà evaporato aggiungere la passata di pomodoro e far cuocere a fuoco vivace per 10 minuti, il sugo deve restringere per bene. Trascorso questo tempo mettere 2 scampi da parte e il resto frullarlo con un frullatore ad immersione o dentro al robot da cucina. Qaundo avrete ben frullato aggiungere la panna e i 2 scampi tenuti da parte tagliati a pezzetti piccoli, mescolate il tutto per far amalgamare e aggiustare di sale e pepe.
In una casseruola soffriggere il mezzo porro avanzato con altro olio evo (extra vergine oliva), aggiungere il riso farlo tostare per bene (è tostato quando il chicco diventa trasparente) dopodichè aggiungere 2 mestoli di brodo. Quando il riso avrà assorbito quasi tutto il fumetto, aggiungerne altri 2 mestoli. Continuare così aggiungendo mestoli di brodo e cuocendo a fuoco vivace. A metà cottura (dopo circa 10 minuti) aggiungere la crema di scampi preparata, e continuare con lo stesso procedimento ad aggiungere liquidi. Quando il riso è cotto, aggiustate di sale, aggiungete la noce di burro, spegnete il fuoco, mescolate per far sciogliere il burro e il sale  e poi lasciate riposare 3-4 minuti senza più mescolare. Servite caldo e se volete cospargete di prezzemolo tritato.



mercoledì 4 aprile 2012

Alette di pollo panate


Buongiorno a tutti........si lo so la ricetta non è molto pasquale ma vi assicuro che merita. Piace ad adutli e bambini (incredibilmente piace anche ai miei inappetenti), il costo è irrisorio (il che in questo periodo di crisi non guasta!), è un piatto che si mangia sia caldo sia freddo ed è anche adatto da portare per una scampagnata. Insomma che volete di più dalla vita?
Io vi consiglio di provare ma poi mi farebbe anche piacere leggere dei commenti, perchè io lo vedo che mi seguite, per fortuna il blog mi segnala tutti gli accessi che sono anche numerosi per essere una sconosciuta, ma a volte devo dire che mi farebbe molto contenta leggere anche dei commenti, magari per sapere un vostro parere.........non fate i timidi scrivete, se l'ho fatto io potete farlo anche voi!!!
Ne approfitto comunque per augurare buona Pasqua a tutti. Mi aspetta un periodo difficile, non so quanto riuscirò ad essere presente nei prossimi tempi quindi perdonatemi se le mie ricette saranno un pò diradate!!!

Ingredienti

1 kg di alette di pollo
2 uova intere
30 g parmigiano
30 g latte o panna liquida
2 cucchiani sale fino
sale grosso qb
pangrattato qb
1 bicchiere vino bianco
aglio e rosmarino se volete

Per prima cosa bisogna dividere le alette in due parti, saranno così più comode da mangiare, assomiglieranno quasi a delle piccole cosce. Le alette appena comprate dal macellaio si presentano così:


Con un taglio netto nel mezzo dividetele in due parti, praticamente dovete tagliare dov'è la giuntura delle ossa come si vede nelle foto:


Nel fare questa operazione abbiate cura di controllare che non ci siano piume, altrimente toglietele con una pinzetta o bruciandole sul fornello.
Una volta divise tutte le alette, mettetele in una ciotola insieme al bicchiere di vino, un pò di sale grosso e se volete uno spicchio di algio e un rametto di rosmarino



Mischiate dall'alto verso il basso in modo che tutta la carne sia insaporita dal vino e lasciate riposare per almeno 15 minuti. Questa operazione serve solo a levare il sapore forte del pollo e non a prendere l'aroma del vino.
Trascorso questo tempo, sciacquate le alette sotto l'acqua corrente (in modo che qualsiasi odore di vino svanisca), scolatele e mettetele sopra ad un fazzoletto di carta (va benissimo lo scottex da cucina)  in modo da levare un pò di umidità.
Sbattete le uova con il parmigiano, il latte e 2 cucchiaini rasi di sale fino. Preparate in un piatto il pangrattato e poi passate le alette una per volta prima nel pangrattato, poi nell'uovo e infine di nuovo nel pangrattato.
Mettetele in una teglia foderata con carta da forno e appena spruzzata di olio (ce ne deve essere pochissimo altrimenti risulteranno unte, in realtà se volete potete anche evitarlo). Ponete in forno a 180° per 20-25 minuti, girate le alette e proseguite la cottura per altrettanto tempo.
Buon appetito a tutti e ancora buona Pasqua

martedì 27 marzo 2012

Ciambelle fritte,seconda puntata


Per chi si fosse perso la prima puntata la può trovare qui. Queste sono le stesse identiche ciambelle in una versione un pò più rapida e un pò più grassa. Purtroppo le due cose vanno di pari passo perchè aumentando la dose di lievito di birra per rendere più veloce la lievitazione, è sempre consigliabile aumentare la quantità di grassi! Questo perchè il lievito di birra tende a rendere gli ingredienti meno morbidi, quindi per ottenere lo stesso risultati in termini di sofficità si deve per forza di cose aumentare il burro.

Ingredienti

500 g patate schiacciate
500 g farina manitoba
1 bustina vanillina
1 scorza limone grattuggiato
2 uova
30 g lievito di birra
100 g burro morbido

Il procedimento per fare l'impasto è uguale a quello illustrato nella prima puntata, ma una volta arrivati ad avere la palla di impasto, lasciarla lievitare per 30 minuti. Formare i bigoli e poi le ciambelle e lasciarle nuovamente lievitare per 1 ora. Friggere in olio caldo e profondo, passarle calde nello zucchero semolato.

giovedì 22 marzo 2012

Ciambelle fritte, prima puntata!



E' incredibile come la vita ti sorprenda..........pensavi che non saresti più riuscita a fare determinate cose, soprattutto passata una certa età,e invece ti ritrovi più forte e consapevole di prima! Io personalmente avevo promesso a me stessa che mai e poi mai avrei rimesso gli sci ai piedi , l'ultima volta era successo 20 anni fa e mi avevano portato giù con il gatto delle nevi! Basta, mi ero detta, in fondo non vivo in Trentino e lo sci deve essere un divertimento, se diventa uno stress è meglio lasciar perdere. Ma poi gli anni passano, si diventa più mature e si affrontano cose ben più paurose di una discesa! Il nanetto grande scia come un piccolo alpino, mio marito cerca di andargli dietro e devo dire che ci riesce bene, la nanetta ha messo gli sci quest'anno per la prima volta mostrando lo stesso sato d'animo che avevo io: UNA PAURA TREMENDA DELLA VELOCITA'! E ad un certo punto qualcosa è scattato: saranno state le insistenze del nanetto e di mio nipote, sarà stata la voglia di condividere insieme a loro anche questi momenti , sarà stata la gratitudine verso mio marito che su questo punto mi ha sempre lasciato perdere accollandosi tutto l'onere di mettere sugli sci i piccoletti........o sarà stata forse la voglia di sentirsi libera dalle proprie paure, di mettersi alla prova e sentirsi di nuovo orgogliosa di se stessa! Non so bene quale di queste cose ha contribuito di più comunque l'ho fatto: Marta (non io ma Marta, perchè è lei la parte nuova di me che fa tutto quello che io non avrei mai il coraggio di fare!) ha infilato gli scarponi, ha messo gli sci e ci ha provato! Certo non si può dire che abbia sciato di nuovo, ho fatto il tapis roulant che fanno i bambini di 5 anni, ma per me è stata una conquista! Non so se l'anno prossimo tutta questa magia si ripeterà, non so se avrò di nuovo il coraggio di farlo e di andare oltre, ma intanto l'ho fatto: ho superato una delle mie paure, e mi sono anche divertita! 
Certo nessuno di quelli che era presente in quel momento mi conosceva 20 anni fa e non ha capito l'eccezionalità dell'evento e quindi l'incoraggiamento non è stato dei migliori: mio marito se la rideva, il nanetto mi guardava con una faccia pietosa e l'unica cosa che mi ha saputo dire è che sua sorella andava più veloce di me, mio nipote era praticamente indifferente e mia figlia, avendo provato la stesse mie sensazioni, urlava "mamma no, tu sugli sci noooooo!!". Resta il fatto che per me la soddisfazione è stata molta e le mani me le sono battute da sola!

Ricettina golosa in 2 puntate. Nella prima puntata vi spiegherò la ricetta da me modificata, mentre nella seconda vi darò la ricetta originale, molto più veloce ma anche più grassa.....scegliete voi se avete fretta oppure no!

Ingredienti:

500 g patate lessate e schiacciate
500 g farina manitoba
1 bustina vanillina
1/2 scorza limone grattuggiato
1 uova
15 g lievito di birra
50 g burro morbido
olio per friggere
zucchero semolato qb

Mettete la farina a fontana sulla spianatoia e metteteci inmezzo le patate schiacciate,


aggiungere poi la vannillina, la scorza di limone, l'uovo, il burro e infine il lievito di birra sbriciolato. Impastare il tutto finchè non diventa omogeneo e tutti gli ingredienti risultano ben amalgamati. Formare una palla



e metterle a lievitare in una ciotola coperta per circa 1 ora e 30 minuti.
Riprendere l'impasto e formare dei bigoli e quindi delle ciambelle


e metterle a lievitare coperte da un panno per 2 o 3 ore. Attenzione a infarinare bene la spianatoia altrimenti si appiccicheranno perchè l'impasto è molto morbido, se prefertite posatele su un panno infarinato così si staccheranno meglio.
Friggetele in olio (preferibilmente di arachide) bollente e profondo e quando sono ambrate scolatele su carta assorbente. Passatele nello zucchero semolato ancora calde, in questo aderirà meglio.
Alla prossima per la seconda puntata.....


lunedì 5 marzo 2012

Pane pita delle sore lle Simili


E' un pò di tempo che su questo blog non si parla di pane, e questa è una vergogna, devo pur tenere alto il nome che porta! Non so chi di voi abbia mai sentito parlare delle sorelle Simili, per me sono una vera istituzione soprattutto in fatto di pane e lievitati. Con pochissimi ingredienti e tanta tecnica riescono a trasformare 2 semplici ingredienti in una bontà divina!
Questa è una delle loro ricette più veloci, ma non per questo meno buona, è la prima he ho deciso di pubblicare perchè va bene per grandi e piccini e anche per rimediare alla mancanza di pane dell'ultimo momento!

Pita sorelle Simili

500 g farina manitoba
300 g acqua
20 g livito di birra
2 cucchiaini rasi di sale

In una ciotola sciogliere il lievito in metà dell'acqua calda, aggiungere 2/3 di farina, impastare aggiungendo progressivamente il resto della farina e dell'acqua, per ultimo il sale. Rivoltare sulla spianatoia e impastare sbattendo per 10 minuti finchè non la pasta non diventa liscia.


L'impasto deve risultare omogeneo e gommoso, in modo che se pigiate con un dito, la forma si deve intravedere per un pò, come mostrato nella sequenza di foto.
Dividere l'impasto in 8 pezzi e formare delle palline ben chiuse sotto. Spianarle poi con il mattarello fino ad un diametro di 12-14 cm.


Coprire con un canovaccio e far lievitare per 40 minuti. Non preoccupatevi se non crescono tantissimo, lo faranno in forno ve lo assicuro!
Scaldare il forno a 250° con la teglia dentro. Tirare fuori la teglia e metterci le pite lievitate, richiudere e fate cuocere per 10 minuti precisi. Vedrete che in forno i panini esploderanno. Sfornare e mettere subito in una busta di cartone e in una busta di plastica, perché l'umidità deve rimanere e ammorbidire ulteriormente il pane. Il risultato è un pane morbidissimo e vuoto all'interno, quindi molto adatto ad essere riempito.


martedì 28 febbraio 2012

Rotolo alla nutella...........della serie ora che ci faccio con queste chiare!!


Capita spesso a casa mia che ci siano chiare d'uovo che circolano nel frigo! Sono avanzi in genere di torte alla crema oppure di pasta frolla per crostate o di qualche altro esperimento con i rossi d'uovo. Diciamo che dopo un pò non ce la faccio più a fare meringhe, nè "brutti ma buoni" (di cui tra l'altro dovrò dare la ricetta prima o poi), anche perchè sono cose che mangiamo solo io e mio marito.......figuriamoci se i nanetti assaggiano qualcosa di così fuori dall'ordinario! Nella disperata speranza di trovare qualcosa che potesse unire l'utile al dilettevole, e cioè riciclare le chiare d'uovo facendo qualcosa di buono che anche i nanetti potessero apprezzare, mi sono imbattuta in questa ricetta che oramai uso da anni e che addirittura i miei figli ogni tanto mi chiedono!

Ingredienti

120 g burro morbido
120 g zucchero
4 chiare d'uovo
120 g farina 00
20 g caco amaro in polvere
nutella qb

Lavorare il burro e lo zucchero con un frullatore oppure con un mestolo di legno finchè non diventano una crema. Aggiungere le chiare non montate e fare amalgamare bene (io consiglio l'uso del frullatore ma anche a mano non è impossibile) cercando di non montarle. Aggiungere a questo punto la farina ed il caco setacciati e mescolare bene.
Foderare con carta da forno una teglia rettangolare (io ne uso una di 25 cm x 35 cm) e spargerci sopra il composto livellandolo con un cucchiaio in modo che sia al massimo dello spessore di mezzo centimetro. Cuocere in forno a 200° per 4 minuti, non di più perchè il composto è molto fino e deve rimanere morbido per essere arrotolato altrimenti si spezzerebbe. Tirate fuori dal forno e dopo pochi minuti metteteci la nutella a cucchiaiate, con il caldo questa si squaglierà e sarà più semplice spalmarla su tuta la superficie in maniera uniforme. Cercate di effettuare celermente questa operazione, di modo che potete arrotolare il rotolo ancora caldo (dalla parte del lato lungo altrimenti verrebbero troppi strati!). Aiutatevi per questa operazione con la carta da forno e poi sigillatecelo dentro e lasciatelo raffreddare, in questo modo prenderà la forma. Una volta freddo potete, se volete, cospargelo di zucchero a velo o mangiarlo semplicemente così.
Nel caso l'avanzo di chiare d'uovo fosse della frolla per la crostata (per cui io ho sempre dato la dose con 3 tuorli d'uovo) le proporzioni dovranno essere
90 g burro morbido
90 g zucchero
3 chiare d'uovo
90 g farina 00
15 g caco amaro in polvere
nutella qb
e la teglia dovrà essere più piccola o comunque il composto dovrà essere spalmato su un perimetro inferiore a quello che vi ho dato. Tutto il resto del procedimento resta uguale.

Con questa ricetta partecipo al contest


http://blog.giallozafferano.it/speziata/contest/

mercoledì 22 febbraio 2012

Salmone alla norvegese



Lo ammetto io amo il salmone in qualsiasi modo venga cucinato! Mi piace il suo sapore e mi piace anche la sensazione di benessere che mi da, perchè mi sento immediatamente in circolo tutti quei bei omega 3..... insomma mi sento rinvigorita. Mi rendo conto che la soddisfazione è data più dal piacere del palato che dai famosissimi acidi grassi, resta il fatto che comunque mi fa sentire bene e quindi cerco di prepararlo in vari modi.
Questa è una ricetta che ho trovato sul web svariato tempo fa, una di quelle ricette che ti ronzano intorno ma non riesci a preparare per un motivo o per un altro! L'altra sera, per una congiunzione astrale favorevolissima, i tempi e il momento erano giusti e quindi l'ho sperimentata. Il risultato per me è stato sorprendente e quindi ho deciso di rendervi partecipi. La ricetta è semplicissima, il risultato è assicurato e il rendimento è altissimo: massimo gusto, poche calorie e omega 3 a non finire!!!

Ingredienti:

400 g filetto di salmone
500 g sale fino
100 g zucchero
prezzemolo o altre erbe a vostro piacimento
latte qb

Le dosi sono quelle che io ho usato, l'importante è mantenere la proporzione di sale e zucchero, poi tutto il resto può variare. Il filetto l'ho acquistato fresco ma poi l'ho surgelato perchè, come diceva la mia ginecologa quando io ero incinta, 4 o 5 giorni di freezeer scongiurano qualsiasi tipo di paura di contaminazioni.  Preferite, se vi è possibile, la parte centrale del filetto, che è più spessa e più regolare.
In una ciotola mischiare il sale, lo zucchero e se volete le erbe. Io ho messo il prezzemolo perchè è l'unica aromatica che avevo in casa, ma dicono che per esempio l'aneto sia molto adatto per questo tipo di preparazione. In una pirofila abbastanza grande da contenere il pesce, mettere un primo strato di miscela di sale, zucchero e erbe di circa un centimetro, poi adagiarci sopra il filetto e ricoprire il tutto con altra miscela, stando attenti che sia completamente coperto e che nessuna parte sia esposta all'aria. Chiudere con la pellicola e porre in frigo per 36 ore. Se durante questo tempo si dovesse formare un pò di acqua abbiate cura di scolarla (a me non è successo ma la ricetta diceva che potrebbe accadere, il mio pezzo era piccolo e quindi non mi ha dato di questi problemi). Trascorso questo tempo, sciacquate il salmone per eliminare il sale e mettetelo a bagno nel latte per 1 ora. Sciacquatelo di nuovo e poi tagliatelo a fette o a carpaccio o a dadini.......in qualsiasi modo lo facciate io l'ho trovato squisito.
Il mio era servito così : tagliato a fette di circa 1 cm, condito con poco olio e limone e cosparso di rucola. Secondo me ci sono tanti altri modi di utilizzarlo ma non mi sono venuti in mente. Chiunque in futuro provi questa ricetta e la utilizzi in maniera diversa è pregato di lasciare suggerimenti, aggiornerò il post in base a questi!
Ciao a tutti

lunedì 20 febbraio 2012

Frappe di carnevale



Non potevo io tirarmi indietro per il carnevale, anche se in effetti quest'anno mi sembra sia arrivato troppo presto! Non mi sono proprio resa conto che eravamo già nel periodo e non ho fatto in tempo a fare nulla, a malapena sono riuscita a mettere insieme una maschera per il nano grande. La nanetta ha la sua magnifica maschera di Biancaneve (con tanto di cerchio alla gonna) ereditata da una amichetta più grande. Per lei quindi lo sforzo è stato minimo: è bastato tirarla giù dal soppalco e mettergliela.......la cosa difficile è stata poi convicerla a levarsela all'ora di andare a dormire!
Lui invece vuole una maschera da rapper, apparentemente facile, ma i giorni mi sono volati via così veloci che mi ritrovo alla vigilia del martedì grasso a non avere idea di come assemblerò i vari pezzi che mi sono procurata!
Consoliamoci intanto con un pò di frappe e poi domani mattina qualcosa inventerò!!

Ingredienti

500 g farina 00
30 g burro o strutto
1 uovo intero
2 tuorli
1/2 bicchiere di vino bianco
olio per friggere
zucchero a velo

Fare la fontana con la farina mettendoci al centro le uova, il burro e il vino bianco. Impastare tutto come fosse una frolla. Se risulta troppo secco aggiungere un cucchiaio di vino bianco.
Per stendere la pasta io uso la macchinetta, ma chi è bravo e ha pazienza può anche fare con il mattarello. Le frappe a me piacciono fine e scrocchiarelle, ma questo è questione di gusto. Io le stendo fino all'ultimo scatto della macchinetta, ma non tutti dovete fare così, scegliete voi lo spessore che più vi piace, comunque io consiglierei di non fermarsi prima del quarto scatto (la mia macchinetta ne ha 6 di scatti) perchè altrimenti sono troppo spesse! Una volta stese, tagliate le sfoglie a strisce diagonali e poi arrotolatele su se stesse oppure fateci un taglio in mezzo e fateci passare un'estremità, oppure così come sono friggetele, cospargetele di zucchero a velo e mangiatele!

martedì 14 febbraio 2012

Pacchettini di verza e verza ripiena



Eccomi qua di ritorno da una vacanza parigina, iniziata in un modo un pò rocambolesco ma finita decisamente bene! Della serie "abbiamo prenotato una vacanza a Parigi preparatevi che nevica!"...... la profezia si è avverata: per andare in aeroporto abbiamo dovuto montare le catene, noi che a Roma la neve non la vedevamo dal 1985!!! A Parigi c'era un freddo siberiano e mi hanno anche rubato il portafoglio sulla metro, ma nonostante tutto  io la considero una di quelle vacanze che ricorderò sempre con molto piacere. In primo luogo perchè ho capito che tutto il mondo è paese: se c'è qualcuno che ti frega in metropolitana, c'è anche una signora deliziosa che ritrova il tuo portafoglio con tutti i documenti dentro e te lo viene anche a riportare all'albergo! Il nanetto grande è rimasto affascinato da Notre Dame e naturalmente da Eurodisney e la nanetta piccola non chiede altro che di tornarci. Lui si è rivelato un ometto, dimostrando un grande interesse anche dopo due ore dentro al Louvre. Lei, la piccola cittadina del mondo, entrando in aereo al ritorno ha puntato il dito verso il comandante e gli ha intimato: "Vai piano!!!!"........beata ingenuità!

Ingredienti

500g macinato misto (maiale, manzo e vitello)
1 uovo intero
2 cucchiaini di sale
5 cucchiai di parmigiano
4 fette di pancarrè
latte qb
6 sottilette (o formaggio a piacere tagliato a fette fine)
1 cavolo verza

Questo è un piatto povero ma scenografico, io lo faccio quando preparo le polpettine per gli inappetenti (quelle sono una delle poche certezze nella mia vita: di solito le mangiano!!!).  La dose di carne che utilizzo per loro è minima quindi con l'avanzo faccio per me e mio marito questi pacchettini di polpette che io trovo sfiziosi e saporiti. Non mi piace sprecare niente e quindi la verza la utilizzo tutta e non solo le foglie più grandi. Il macinato lo faccio preparare misto dal macellaio e con lo stesso impasto faccio tutti e tre le cose (polpette, pacchettini di verza e verza ripiena).
Per prima cosa lavo la verza staccando le foglie esterne più grandi fermandomi quando diventano piccole all'incirca come il palmo di una mano. Il resto della palla lo lascio intero e lo lavo sotto l'acqua corrente. Metto sul fuoco dell'acqua leggermente salata, e qando è a bollore immergo le foglie di verza, 2 o 3 alla volta a seconda della grandezza e le faccio cuocere per 5 minuti (devono diventare morbide). Le scolo con un mestolo forato e le metto a raffreddare in uno scolapasta. Quando ho cotto tutte le foglie, immergo la verza rimasta intera e la faccio cuocere 8-10 minuti, poi la scolo come ho fatto per le foglie.
Nel frattempo metto le fette di pancarrè in un piatto fondo e le copro con il latte, le lascio ammollare per bene poi le strizzo e le metto in una ciotola dove poi metterò tutti gli altri ingredienti. Amalgamo tutto per bene (questa operazione per forza di cose va fatta con le mani!!!).
In un piatto allargo una foglia di verza, taglio via il gambo centrale se troppo duro e metto al centro un quarto della sottiletta e sopra a questa una palletta di impasto di carne. Chiudo la verza a pacchetto sopra la carne e la metto rovesciata (in modo che la chiusura venga sotto) in una padella precedentemente oleata. Ripeto l'operazione con tutte le foglie di verza e poi metto sul fuoco per almeno mezz'ora.
A questo punto prendo la palletta di verza intera e, allargando leggermente le foglie ci inserisco l'impasto di carne macinata avendo cura di arrivare fino al torsolo. Metto qua è là dei pezzettini di sottiletta e ricompatto la verza cercando di richiudere le foglie e dargli la forma che aveva originariamente. Lego il tutto con un pò di spago da cucina in modo che in cottura non si apra. La metto su una pirofila oleata, la copro con un foglio di alluminio e la cuocio in forno a 180° per 40 minuti, togliendo la carta gli ultimi 10 minuti. L'effetto quando si taglia per servirla è molto carino e la sottiletta squagliandosi forma un sughino veramente squisito!


Con questo post partecipo a questo contest


e anche a questo



venerdì 3 febbraio 2012

Rustico ricotta e salsiccia


Ho sempre amato la neve, i paesaggi bianchi e l'atmosfera che si crea con quel bel freschetto mentre i fiocchi scendono..........oggi mi sono ricreduta!!!! Qui a Roma ha iniziato a nevicare stamattina alle 10:00 e fino alle 17:00 non ha più smesso; atmosfera surreale e anche un pò magica in una città completamente impreparata a certi eventi atmosferici. Con tutto che le scuole erano state chiuse preventivamente perchè ci si attendeva una grossa nevicata, nulla era stato fatto per lo sgombero delle strade (e sopratutto delle rotaie del treno e dei tram!), nè erano stati chiusi gli uffici quindi.......PANICO!!!!! Io ho dovuto fare a piedi dai Parioli a L.go Argentina, e chi abita a Roma sa che non sono proprio due passi! Non c'erano tram, nè autobus, nè taxi, nè tantomeno la possibilità di girare in macchina visto che era tutto completamente ghiacciato e innevato. Sono arrivata a casa zuppa e infreddolita e lì mi aspettavano due nanetti eccitatissimi e desiderosi di uscire a fare a pallate di neve. E' giusto così, loro se lo ricorderanno come un giorno magico e così li ho portati, ma credetemi stasera sono veramente molto stanca........e fuori nevica di nuovo!!
Vi do una ricettina facile, golosa e rapida per il weekend! Arrivano amici all'improvviso? O dovete portare un antipasto goloso per una cena? Con questo rustico fate sicuramente una bella figura e piace sempre a tutti!

Ingredienti
1 rotolo pasta sfoglia tondo
250 g ricotta
2 salsicce
1 cipolla
100 g passata di pomodoro
vino per sfumare

Tagliate a dadini la cipolla. Togliete la pelle alla salsiccia e sbriciolatela grossolanamente. Mettete cipolla e salsiccia in una padella con poco olio e fatele rosolare. Quando la salsiccia si sarà colorita, bagnare col vino e fare evaporare. Aggiungere la salsa di pomodoro e far cuocere il tutto a fuoco vivace per una ventina minuti, il pomodoro si deve restringere perchè se fosse troppo liquido sarebbe un problema mettere il composto nel rustico. Spegnere il fuoco e lasciare intiepidire. Unire la ricotta e mischiare con una forchetta, regolare di sale e pepe. Srotolare la pasta sfoglia lasciando sotto la carta da forno in dotazione, mettere  il ripieno al centro stendendolo in una lunga striscia,


abbastanza larga lasciando però scoperta la pasta sfoglia necessaria a chiudere il rustico come fosse un pacchetto regalo e in modo che la forma sia quella di uno strudel, avendo cura di sigillarlo anche nei lati più corti, come si vede nella sequenza di foto:

Quando avrete chiuso il rustico rivoltatelo aiutandovi con la carta forno in modo che la parte in cui i due lembi di pastasfoglia si sono sovrapposti finisca sotto.

Tagliate la carta forno in eccesso, trasferite il tutto in una teglia, spennellate la superficie con un pò di latte e infornate a 180° per 40 minuti.
Buon appetito e saluti innevati da Roma!