martedì 20 dicembre 2011

In ricordo di un sorriso dolce.....


Oggi voglio ricordare una persona a me molto cara e non lo voglio fare con tristezza, perché a lui non piacerebbe. Lo voglio ricordare con il sorriso e l’ironia che l’hanno sempre contraddistinto e con lo stesso umorismo e capacità di sdrammatizzare io oggi gli dedico un post che parla di tutte le cose che lui ha  amato e che a me lo ricorderanno sempre perché cucinare per me non è mai stato solo una serie di gesti meccanici, è, e sempre sarà, un atto d’amore.
Quando eravamo piccoli lui era capace di mangiare una damigiana di salsicce sott’olio, se le portava anche al cinema dentro il panino. Purtroppo le mie non ha fatto in tempo ad assaggiarle ma sono sicura che avrebbe gradito e quindi nella foto del post ho voluto proprio mettere quelle.
Di lui non dimenticherò mai che inzuppava il pane nella coca cola, che si sarebbe mangiato una padella di polpette, che la sua festa era sinonimo di cannelloni e spuntature di maiale al forno,che facevo il mont blanc due volte l’anno: una per la festa mia e uno per la festa sua, che non prendeva mai il caffè senza un biscottino, che adorava le ciambelline al vino dopo cena, intinte nel vino e che mangiava sempre l’uva con il pane.  
Mia madre ci ha insegnato a cercare sempre il buono anche nelle tragedie……un anno fa pensavo di morire insieme a lui e invece sono ancora in piedi e forse più forte di prima. “Marta” è un piccolo frutto di tanto dolore, è il risultato del profondo cambiamento che è avvenuto in me e quindi di questo ringrazio il cielo, e perchè no, anche un po’ me stessa.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Hai ragione sorellina, è proprio così. Voglio aggiungere che mangiava anche le arance con il pane ed era proprio un fanatico e un amante del pane! I cannelloni preferiti erano quelli di carne, non quelli "di magro" ricotta e spinaci. E non resisteva davanti ad un pezzo di parmigiano...
Anche io voglio ricordarlo con il suo sorriso dolce e la sua ironia, mai scontata e sempre originale e con il garbo e la pacatezza che lo hanno sempre contraddistinto fino alla fine. Se n'è andato all'improvviso, senza poter salutare nessuno, forse è per questo che è più che mai ancora tra noi e che la nostalgia e il dolore sono una presenza sottile e continua, che non ci lascia... per me sono ormai una compagnia e nel difficile percorso di questo lungo anno ho anche imparato che ce la posso fare, posso andare avanti e ritornare a sorridere, portandomelo sempre nel cuore.

Anonimo ha detto...

Hai ragione, era una persona speciale, che trasmetteva serenità e positività.
Un abbraccio grande

Alessandra

Paola59 ha detto...

Ti voglio bene Marta.

Il padre della pasta figlia ha detto...

"Ho provato lo sgomento dell'ultimo a cui è stato passato il cerino acceso, che senza essere Ercole deve reggere il mondo sulle spalle. E' dura, il dover essere tu che scegli, rispondi, provvedi, perchè il più vecchio sei tu"
Dopo aver letto il post e uno dei commenti, anche io volevo dire qualcosa perchè la "nostalgia" e il "dolore" sono "presenza sottile e continua" che non lasciano neppure me. Specie nel vedere la sofferenza di chi più amo. A questo aggiungo quel vago pensiero di inadeguatezza che a volte toglie il sonno e il respiro. Pensavo, quindi, a quello che avrei potuto scrivere e poi, ieri sera, leggendo il giornale, ho notato la frase che sopra cito, che appartiene a Giorgio Bocca e che mi ha colpito perchè rispecchia quello che provo. Andiamo avanti.